Maratona delle Dolomiti, l’equilibrio sopra la follia

L’equilibrio è il tema della 32a edizione della Maratona delle Dolomiti, la granfondo più importante d’Europa, diventata un punto di riferimento irrinunciabile per gli amanti della bicicletta, della montagna e della bellezza.


di Paola Pellai, Maratona delle Dolomiti

L’aspra dolcezza della roccia. L’Alta Badia è una terrazza privilegiata per toccare con mano e con lo sguardo la maestosa poesia delle Dolomiti, compendio della vita che richiede il coraggio della sfida e il silenzio della contemplazione. In questa valle dell’Alto Adige si parla ancora il ladino, ci si saluta con “bun dé, begnodus” e si taglia il fieno a mano in giornate che iniziano all’alba e terminano quando è il ritmo della stalla a deciderlo. Qui tutto è regolato da un equilibrio naturale che diventa maestro delle singole esistenze se riusciamo a intercettarlo e a farlo nostro.

E l’equilibrio (ecuiliber in ladino) è anche il tema della 32a edizione della Maratona delle Dolomiti, la granfondo più importante d’Europa, diventata un punto di riferimento irrinunciabile per gli amanti della bicicletta, della montagna e della bellezza.
La Maratona delle Dolomiti si corre domenica 1° luglio 2018 (diretta su Rai3 dalle ore 6,15 alle 12) con partenza  alle ore 6.30 da La Villa e arrivo a Corvara, scalando i 7 Passi dolomitici: Pordoi, Sella, Campolongo, Falzarego, Gardena, Valparola, Giau. Chi pedala può scegliere, a seconda delle proprie… forze, uno dei tre percorsi: Medio 3130 m di dislivello (106 km), Lungo 4230 m di dislivello (138 km), Sella Ronda (55 km) con 1780 m di dislivello.

Maratona delle Dolomiti

Partecipare alla Maratona è un po’ come per lo spettatore conquistarsi un biglietto per il torneo di Wimbledon: ci sono così tante richieste da rendere obbligatorio il sorteggio: 32.400 le domande pervenute, 9.000 i fortunati concorrenti, provenienti da ogni parte del mondo, compreso Qatar, Giappone, Corea, Colombia e Kazakistan. In mezzo a tanti appassionati si ritroveranno a pedalare anche manager dell’imprenditoria, da Matteo Marzotto ad Alberto Sorbini (Enervit), da Francesco Starace (Enel) a Fausto Pinarello (Pinarello), oltre a un incontenibile Alex Zanardi, a un esemplare Dj Linus e allo scatenato Paolo Belli.

La bicicletta accomuna, unisce ed è il mezzo più ecologico per metterti “dentro” la natura, ammirandola, senza scalfirla. Gustandotela, senza inquinarla. L’equilibrio del buon senso. Perché, come diceva Albert Einstein, ci vuole equilibrio per rimanere in sella alla bici. In sella alla vita. Gustarsi le Dolomiti senza il pornotraffico di moto ed auto lungo i Passi è una tenace battaglia culturale ed ecologista che sta portando avanti da tempo Michil Costa che dal 1997 è anche il presidente della Maratona delle Dolomiti.

michil costa
michil costa

Michil, albergatore a Corvara, ha recentemente tuonato duro sulla retromarcia delle Province di Trento e Bolzano: avevano assicurato che tutti i mercoledì di luglio e agosto la strada del Passo Sella sarebbe stata chiusa al traffico delle auto per limitare i danni dell’inquinamento ambientale ed acustico.
Per quanto tempo ancora – si è chiesto Costa – vogliamo continuare a sfruttare, inquinare, molestare? Si può uccidere l’ambiente solo per il profitto privato? E lasciare giacere il cadavere sotto gli occhi di tutti?”. E ancora: “C’è una grande ignoranza che porta a sottovalutare la gravità del problema, associata a un grande egoismo di fondo. Continuiamo a farci del male per il bene effimero di pochi. Brutta bestia l’ignoranza. Non conoscere, non sapere come funziona il turismo è indice di ristrettezza culturale. Ma non capire il male che stiamo creando al nostro pianeta è un’aberrante chiusura mentale”.

Maratona delle Dolomiti

E allora ecco che mai come stavolta il concetto di equilibrio assume contorni decisivi anche in un vivere civile che, di questi tempi, tende più a schiacciare, a sopraffare e ad urlare più che a condividere e a dialogare. Equilibrio come forza motrice delle proprie gambe alle prese con un passo dolomitico, ma anche come capacità dell’ascolto e della scelta del bene comune. Sarà una lunga strada da percorrere, una maratona appunto, ma quel traguardo non può sfuggire. Per il bene delle Dolomiti, ma anche di ognuno di noi.

Maratona delle Dolomiti

Buona corsa a tutti e restiamo in equilibrio. Sopra la follia.