25 Aprile! Viaggiare consapevolmente

Per i 70 anni della Liberazione, si annuncia un 25 aprile ricco di eventi: celebrazioni, concerti, letture, passeggiare, visite. Abbiamo tentato di tracciare una “geografia della Resistenza” sparsa per l’Italia per offrirvi spunti di visita e riflessione, per un turismo consapevole responsabile.


Di Alessandro Tavilla e Debora Bergaglio

Venticinque Aprile: una data che ormai al semplice ascolto è diventata una sorta di sinonimo della parola “liberazione”, nella lingua italiana. Da quel lontano 1945, infatti, agli sgoccioli della più distruttiva delle guerre, si ricorda la storica liberazione del nostro Paese dalla dittatura nazifascista, e gioie e dolori di quel giorno e quel periodo per mantenere viva una memoria che possa insegnare e tenere alto il prezioso valore della libertà.

E quest’anno il nostro “25 Aprile” compirà 70 anni, e ciò aggiunge un motivo in più a passar diversamente questa importante giornata. Da tutti questi decenni, infatti, il giorno della “Liberazione” tradizionalmente diventa anche una sorta di “liberazione” dall’inverno, dal freddo, e spinge molti a fare la prima classica gita fuori porta per godersi il primo sole primaverile. Perché allora non unire questa giornata fuori casa alla visita di alcuni dei luoghi che hanno reso possibile settant’anni fa la fine dell’occupazione tramite la Resistenza partigiana e anche la sofferenza di tantissimi connazionali e non, grazie ai quali oggi possiamo permetterci una libera e serena giornata all’aria aperta?

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Si potrebbe scegliere di visitare alcuni musei della memoria, ad esempio, dividendosi tra Toscana ed Emilia Romagna. Cominciando dalla prima di queste, infatti, sui territori della estremità occidentale della cosiddetta linea gotica, che i tedeschi eressero tramite fortificazioni dal pesarese alla provincia di Massa Carrara per tentare di arginare la risalita delle truppe alleate dal sud-centro Italia.

LUNIGIANA: A FOSDINOVO IL MUSEO AUDIOVISIVO DELLA RESISTENZA

Proprio in questa provincia, infatti, alle porte della Lunigiana, a Fosdinovo, dal 2000 si può visitare il Museo audiovisivo della Resistenza, non a caso creato in queste campagne dove si scontrarono più volte cruentemente tedeschi e partigiani, e che possiede un repertorio audiovisivo realizzato con le più moderne installazioni volte a offrire un itinerario didattico sui vari aspetti della Resistenza e sugli strumenti e principi che hanno portato alla conquista della democrazia.

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Foto tratta da www.aptmassacarrara.it

TOSCANA: LA LINEA GOTICA E IL MUSEO DELLA LIBERAZIONE

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Foto tratta da www.escursioneapuane.com

E allontanandosi da Fosdinovo, paese in cui tra l’altro si può anche visitare un castello del XII secolo, ma restando in Toscana, a pochi chilometri, un altro museo potrebbe stimolare la conoscenza o la memoria di quel 25 aprile e di quei drammatici anni. Ci troviamo a Lucca, splendida città avvolta come un gioiello antico dalle sue antiche mura, che non dimentica il particolare ruolo fondamentale in prossimità della “Linea Gotica”, attraverso anche i continui moti spontanei dei propri abitanti, che insieme a tanti altri soldati stranieri reagirono all’invasione. Il “Museo della Liberazione” contiene migliaia di reperti militari della Seconda Guerra Mondiale, indumenti, fotografie, divise, documenti, nonché la terra dei cimiteri militari italiani a ricordo anche di quei luoghi che furono triste teatro delle violente stragi naziste, una biblioteca ricca di interessanti volumi, e si trova anch’esso nel centro storico, all’interno di Palazzo Guinigi, occasione magari per unire questa visita ad una scoperta della storia di Lucca e dei suoi monumenti e innumerevoli chiese sparsi fra le strette vie e le piazze.

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EMILIA ROMAGNA: IL MUSEO MONUMENTO AL DEPORTATO DI CARPI

Restando nell’ambito della visita dei musei ci si può spostare – come anticipato sopra – in Emilia-Romagna, scegliendo Carpi e dintorni, dove forte sarà l’impatto davanti ai luoghi della memoria. Qui infatti, è stato realizzato il “Museo monumento al deportato”, a pochi chilometri dall’ex-campo di Fossoli, che fu una vasta area di deportazione e concentramento prima per oppositori politici e poi anche per ragioni di discriminazione razziale. All’interno del museo si ammirano alcune opere di importanti artisti tra cui spiccano, tra gli altri, Picasso e Guttuso, che impressero nei loro lavori la personale visione di quegli avvenimenti tragici, ed alcuni reperti fotografici custoditi accuratamente. Mentre nel poco distante Campo di Fossoli ancora oggi perdurano intatti i capannoni e i recinti di quel lager, come monito per le generazioni avvenire, grazie proprio all’opera della Fondazione omonima che in occasione del 25 Aprile ha previsto un’iniziativa che prevede visite guidate prima al museo e poi al Campo stesso.

APPENNINO TOSCO EMILIANO: TREKKING SUL SENTIERO DEI PARTIGIANI

E sempre nella stessa Regione, ma sull’appennino Tosco-Emiliano, nel ravennate, ci si può dedicare a un percorso di trekking che giunge fino a Cà Malanca, storico luogo della Resistenza nel territorio di Brisighella, che funge da punto nodale del celebre “Sentiero dei Partigiani”, che percorre le strade, le campagne, le rocche, che videro gli spostamenti dei “resistenti” negli anni cruciali della lotta contro i nazifascisti. A Cà Malanca, sabato 25 aprile 2015, è previsto l’arrivo dell’itinerario Trekking “Sulle tracce della libertà” organizzato dal Cai di Faenza e di Imola e partito il 19 aprile da Modigliana, che vede snodarsi le varie tappe nel rispetto logistico e cronologico delle battaglie compiute fino al momento della Liberazione. Visitare quindi il Museo della Resistenza di Cà Malanca è un’esperienza davvero suggestiva per chi vuol provare a immedesimarsi in ciò che provarono e vissero i partigiani e gli abitanti del territorio in quel periodo.

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MAREMMA: CICLOPASSEGGIATA SULLE VIE DELLA LIBERAZIONE

Ma in mezzo a musei al chiuso e all’aperto, come già accennato con il trekking, in giro per l’Italia, un ulteriore modo di “rinfrescare la memoria” è mettersi sui pedali di una bici. Come ad esempio sarà fatto a Grosseto e Rieti, per indicarvi solo alcune iniziative. Nella città maremmana, infatti, la ciclopasseggiata “Sulle vie della Liberazione” attraverserà un percorso cittadino che farà tappa davanti ad alcune fotografie distribuite in diversi angoli viari che ricorderanno gli avvenimenti di sette decenni fa, accompagnate dalle testimonianze dirette di persone che provarono dal vivo la drammaticità di quei momenti e che racconteranno la loro personale esperienza.

LAZIO: ITINERARIO A DUE RUOTE

Evento a due ruote che sarà simile anche a Rieti, nel Lazio, dove all’interno dell’itinerario si attraverseranno strade una volta teatro di battaglia e luoghi simbolo che videro i bombardamenti dei binari della ferrovia, il ponte che accolse l’arrivo degli alleati, la piazza delle bande partigiane, e diversi altri punti emblematici da scoprire per conoscere gli avvenimenti passati e una città piena di storia.

Però spostandoci dal centro Italia, proviamo a suggerire la visita di due luoghi geograficamente opposti: Chiavenna a Nord e Scafati a Sud.

CHIAVENNA: CAMMINATA NEI LUOGHI DELLA LIBERAZIONE

25aprileA Chiavenna, centro alpino dell’omonima valle dell’alta Lombardia, attraversata dal fiume Mera, avrà luogo la “Camminata nei luoghi della Liberazione”, che interesserà alcuni punti strategici per comprendere meglio il susseguirsi degli accadimenti del tempo e scoprire i caratteristici luoghi della vallata. Dalla piazza del Castello, dove stazionavano i tedeschi, si giungerà poi a una delle costruzioni simbolo di queste valli, i crotti, piccole edificazioni in pietra dove fino a qualche decennio fa si tenevano le botti di vino, rinfrescate dall’aria gelida del Sorèl, e ci si riuniva nei giorni di festa per mangiare e bere in compagnia. Nel caso specifico, il 25 aprile si andrà a visitare il crotto Bertacchi, dove si costituì il CLN della Val Chiavenna e che fu posto di riunione dei partigiani della zona.

CAMPANIA: VISITA A SCAFATI E AL PONTE SUL SARNO

Capovolgendo l’Italia, invece, e arrivando in Campania, nella provincia di Salerno, proviamo a dare un taglio diverso a un suggerimento per il giorno della Liberazione. Ci riferiamo al paese di Scafati, e in particolare al suo ponte sul fiume Sarno, ai lati del quale nel settembre del 1943 si svolse una memorabile battaglia, durante cui gli abitanti del posto e i primi partigiani salernitani della Resistenza aiutarono in maniera decisiva le truppe inglesi per sconfiggere i tedeschi appostati dalla parte opposta del ponte. Infatti, gli italiani avvertirono gli alleati che il ponte era minato, favorendo quindi un diverso approccio alla battaglia, che fu importantissima per continuare l’avanzata che col tempo portò poi alla Liberazione del 1945. Quindi può esser suggestivo visitare Scafati e quel ponte di pietra ancora oggi esistente, per ricordare e rivivere in un certo senso un altro dei momenti fondamentali da cui partì il moto di libertà.

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LIGURIA: ARIA DI LIBERTA’ E FESTIVAL POP DELLA RESISTENZA

Torniamo al Nord, precisamente in Liguria, Regione “Medaglia d’Oro al Valor Militare” per il ruolo avuto nella Liberazione del nostro Paese. Oltre alla Cerimonia istituzionale che si terrà il 25 aprile con un corteo da Piazza della Vittoria (10.45) a Piazza Matteotti (11.50), vi suggeriamo una visita al bellissimo Palazzo Ducale, in piazza De Ferrari, che ospita il ciclo di incontri “70 anni di libertà. Genova non dimentica”, dal 14 al 24 aprile 2015. Inoltre, per celebrare questa giornata in musica, altro elemento importante della lotta di Liberazione, si svolgerà il X Festival Pop della Resistenza, che ospiterà il 25 aprile, sempre a Palazzo Ducale, l’evento Aria di Libertà, teatro-canzone scritto e diretto da Gian Piero Alloisio in collaborazione con Giorgio Alloisio, ispirato al libro omonimo di Federico Fornaro.

TORINO FRA MUSICA E I LUOGHI DELLA MEMORIA

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Foto tratta da www.museotorino.it

Spostiamoci ora in un’altra città simbolo della Resistenza italiana, l’elegante Torino, che ospiterà, in Piazza Castello, un grande concerto per la Festa Nazionale della Liberazione, con otto ore di musica ininterrotta, diciotto artisti e gruppi italiani che si alterneranno sul palco insieme agli studenti piemontesi per venti letture sul tema della Resistenza. Il 25 aprile Torinese sarà quindi una giornata di musica e letture dalle 16.00 a mezzanotte e vedrà la partecipazione di personaggi importanti quali Branduardi, De Sio e Turci. Un’altra tappa da non perdere nel capoluogo piemontese, in occasione del 25 aprile, è il Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà (in Corso Valdocco 4/A).
Un progetto nato per trasmettere e far conoscere i luoghi della memoria presenti nel tessuto cittadino, tenendo in vita storie, ricordi e memorie, attraverso una “geografia della Resistenza”. Son infatti molte le tracce conservate a Torino: dal Sacrario del Martinetto, luogo simbolo per eccellenza della memoria torinese della Resistenza, al Rifugio Antiaereo di piazza Risorgimento, alla Caserma di via Asti, luogo di reclusione e interrogatori, fino all’isolato del Teatro di Torino, dove sono ancora visibili i vuoti lasciati dai bombardamenti.

Mappa dei luoghi della memoria:
www.museodiffusotorino.it/documenti/mappa_luoghi_memoria

LA BENEDICTA IN PIEMONTE: L’ECCIDIO E IL PARCO NATURALE

Anche la Provincia di Alessandria, dove si trova la Benedicta, è medaglia d’oro al valore militare per l’attività partigiana. Tra gli eventi emblematici e più importanti della lotta di Liberazione non solo in questa area ma in tutto il Paese, figura l’eccidio della Benedicta, nel Comune di Bosio e all’interno del Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo (8.216 ha, compresi tra i 335 e i 1172 metri s.l.m.).
Il Cascinale della Benedicta, oggi inserito in un contesto naturale straordinario, fu la sede del comando partigiano della III Brigata Liguria nella primavera del 1944 e il teatro del rastrellamento nazifascista del 7 aprile 1944 che provocò la tragica morte di molti giovani partigiani e il trasferimento di altri ai campi di concentramento. Oltre alle toccanti celebrazioni organizzate dal Parco e dall’Associazione Benedicta in occasione del 25 aprile, vi suggeriamo anche di visitare ed assaporare la natura selvaggia ed incontaminata del Parco, approfittando dei sentieri segnalati per organizzare camminate ed escursioni fra quei monti che fecero da sfondo agli eventi della Seconda Guerra Mondiale.

CARTA INTERATTIVA DELLA BENEDICTA
www.benedicta.org/cartainterattiva_cascine

PIEMONTE: IN CAMMINO SULLE STRADE DELLA LIBERTA’ AD AVI

25aprilePer camminare sulle strade della Libertà – e sono tante sparse in tutta la penisola – non potevamo dimenticare uno dei nostri itinerari prediletti: l’escursione al villaggio abbandonato di Avi, nel Comune di Roccaforte e in Provincia di Alessandria. Inserito fra altre destinazione nel nostro e-book e anche libro cartaceo “Ghost Villages: villaggi dimenticati” – riscoprire mondi perduti, il borgo di Avi spicca fra i luoghi della memoria per le gesta delle formazioni partigiane che si insediarono in queste vallate al confine fra il Piemonte e la Liguria, ma anche per le vicende dei suoi valorosi abitanti. Per raggiungere Avi si possono intraprendere diversi sentieri, oggi segnalati da pannelli che raccontano agli escursionisti perchè stanno camminando sulle “strade della Libertà”. Ecco quindi un altro modo per vivere in maniera insolita il giorno della Liberazione: calpestando quei sentieri e ascoltando quelle storie che sono rimaste impresse nei luoghi della memoria, una geografia quasi invisibile, ma ancora viva, per chi volesse ascoltare.

Buon 25 aprile!