Escursione in Val Trebbia, alla scoperta della Pietra Perduca e della Pietra Parcellara
Nel cuore dell’Emilia Romagna una piacevole escursione in Val Trebbia, che inizia nel Comune di Travo, a circa 31 km da Piacenza
Di Donatello Traverso
Questa piacevole escursione in Val Trebbia ha una lunghezza complessiva di circa 5 Km, con un tempo di percorrenza dalle due alle tre ore.
Consiglio questo percorso con partenza dalla località Pietra, frazione di Travo (PC). Il sentiero Cai n. 185 conduce ad un bivio: svoltando a sinistra si raggiunge la Pietra Perduca, per la Pietra Parcellara bisogna invece svoltare a destra dove il sentiero Cai n. 185 si congiunge con il sentiero Cai n. 167 fino all’oratorio della Pietra Parcellara.
Consiglio questo percorso con partenza dalla località Pietra, frazione di Travo (PC). Il sentiero Cai n. 185 conduce ad un bivio: svoltando a sinistra si raggiunge la Pietra Perduca, per la Pietra Parcellara bisogna invece svoltare a destra dove il sentiero Cai n. 185 si congiunge con il sentiero Cai n. 167 fino all’oratorio della Pietra Parcellara.

Iniziamo quindi la nostra camminata salendo da Travo (PC) raggiungibile uscendo dal casello autostradale di Piacenza Ovest e percorrendo per una trentina di KM la SS. n. 45 della Val Trebbia. All’improvviso appaiono le due rocce come scogli che emergono dal mare: si tratta di rocce eruttive di natura ofio-litica affiorate dal magma del mantello terrestre circa 250 milioni di anni fa. Di color scuro durante la giornata, al calar della sera assumono un colore rosso.
La più suggestiva è sicuramente la Pietra Perduca (659 m). Una scalinata conduce fino alla chiesetta di sant’Anna eretta nel X secolo e ai cosiddetti “letti dei santi”, ossia due grandi vasche scavate nella roccia in epoca preistorica, forse durante l’età del bronzo.
Le due vasche colme d’acqua ospitano una colonia di tritoni, anfibi che hanno bisogno di acqua pura per sopravvivere.
Pare che l’acqua durante l’estate non evapori e durante l’inverno non ghiacci. C’è chi ipotizza che queste vasche potrebbero essere alimentate da una sorgente sotterranea. Gli storici ipotizzano che in queste vasche venissero immerse le donne per aumentarne la fecondità. L’oratorio è dedicato a sant’Anna, la moglie di Gioacchino che concepì in età avanzata la Vergine Maria.
La Pietra Parcellara (856m) è una grande formazione rocciosa di natura ofio-litica di forma piramidale (foto n. 7) Per raggiungere la vetta consiglio di raggiungere il meraviglioso oratorio (foto n.8). Appena dietro l’oratorio parte il sentiero Cai n. 169 che conduce in vetta alzandosi tra le rocce in una ventina di minuti. La salita è impegnativa e bisogna prestare molta attenzione. Per chi soffre di vertigini può rimanere all’oratorio a riposare dove si trova una area picnic.
Buona escursione!