Escursioni: il Poggio Rondino

Da non perdere, fra le escursioni nella zona appenninica, quella al Poggio Rondino, cima poco nota  al centro dell’alta Val Borbera, al confine fra le Province di Alessandria e Piacenza, raggiungibile sia da Capanne di Cosola, sia da Capanne di Carrega


Di Federico Zerbo

Le escursioni in montagna hanno sempre avuto la capacità di migliorare i miei cinque sensi, il mio equilibrio, la mia consapevolezza; di rendere più nitidi i miei ricordi a distanza di anni, di decenni.

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Cavalmurone

Era una montagna anonima, sulla quale non esisteva alcun simbolo che la caratterizzasse. Quasi vent’anni fa, nel 1997, insieme ad alcuni amici del CAI di Novi Ligure, decisi di porre una croce di legno sulla sua sommità. Era il Poggio Rondino, cima poco nota di 1.630 metri, situata al centro dell’alta Val Borbera, proprio al confine fra le Province di Alessandria e Piacenza. Una vetta erbosa dalla pendenza dolce, raggiungibile sia da Capanne di Cosola che da Capanne di Carrega, i due rami di fondovalle di questa selvaggia zona appenninica.

PARTENZA DA CAPANNE DI COSOLA

L’ itinerario, fra le diverse escursioni possibili, prescelto è quello da Capanne di Cosola (1.500 m, 17 km dopo Cabella Ligure ), ed offre spunti molto interessanti sia sotto il profilo atletico, sia sotto quello paesaggistico e panoramico. Il segnavia da seguire (200), è quello per il Monte Carmo e parte proprio a fianco dell’ Albergo Capanne di Cosola. La fase iniziale della gita punta in direzione sud verso il Monte Cavalmurone (1.662), che raggiungiamo in 45 minuti di dolce e tranquilla salita. Colpisce immediatamente il panorama a 360 gradi sulle vette dell’alta valle: dal Monte Ebro, massima elevazione della provincia di Alessandria con i suoi 1.700 metri, al Monte Chiappo con il suo confortevole rifugio, al Carmo e l’Antola, passando per l’Alfeo e il Lesima (1724 m, in provincia di Pavia).

CAVALMURONE E MONTE LEGNA’

Trattandosi di una traversata, piuttosto che di una salita tradizionale verso una cima, questa peculiarità del panorama verrà mantenuta per l’intera durata dell’ escursione. Dal Cavalmurone si scende un poco, per poi risalire alle pendici del Monte Legnà (1.669), raggiungibile da questo punto in 5 minuti. Ci attende ora una discesa piuttosto ripida fino al limitare della faggeta a circa 1.400 m, preludio al pendio finale del Rondino. Dalla sella sotto il Legnà si ha una percezione un poco falsata del nostro obiettivo: posizionato proprio davanti al Carmo sembra essere decisamente più basso, in realtà le due quote altimetriche sono molto simili (1.630 e 1.640).

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Monte Chiappo e Cavalmurone

Seguendo con attenzione i segnavia bianco rossi si sale faticosamente nel bosco, giungendo ai prati sommitali del Poggio Rondino, con una piacevole visuale verso il suo “gemello” Monte Carmo. Sono trascorsi 19 anni, la Croce di Vetta, come il sottoscritto, mostra i segni del passare del tempo, la base un po’ traballante è stata arricchita da qualche pietra in più, ma è sempre al proprio posto, a rappresentare e proteggere questo luogo speciale e coloro che hanno la volontà di raggiungerlo. È un ritorno con il cuore carico di ossigeno, di emozione e bei ricordi; oggi una nuova pagina del racconto dell’eterna e smisurata passione per questa splendida valle.

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Monte Legnà

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Monte Alfeo

INFORMAZIONI UTILI

Note – consigliata la traversata completa a Capanne di Carrega ( 3/4 ore – 10 km solo andata)
Località di partenza – Capanne di Cosola ( 1500 )
Difficoltà – Escursionistico
Tempo di salita – 1ora e 30 / 2
Tempo di discesa – 1ora e 30 / 2
Dislivello – 130 m ( in realtà 500 con i saliscendi )
Lunghezza a / r – 12 km