Quale turismo per i parchi italiani?

Turismo sostenibile, Comunicazione e Resilienza. Quattro parole chiave per immaginare, progettare e realizzare un nuovo rapporto fra cittadini e ambiente, all’interno dei parchi italiani e non solo.


Di Debora Bergaglio

Non solo un parco nazionale, ma un qualsiasi territorio a vocazione turistica dovrebbe di tanto in tanto interrogarsi sul tipo di turismo che, consapevolmente o meno, ha scelto. L’occasione per approfondire questo argomento si è presentata al Festival Glocalmabiente organizzato dal Parco Nazionale delle Cinque Terre, il più piccolo parco italiano, ma anche il più densamente popolato con i suoi 4.000 abitanti su un’estensione di 3.860 ettari, intesamente lavorati dall’uomo.

E’ stato fra queste spettacolari terre verticali terrazzate e coltivate che ci si è interrogati sulla sostenibilità ambientale, sul turismo consapevole e sull’importanza di saper comunicare un territorio e i suoi protagonisti.

parchi italiani

Spunti e dati interessanti, utili al miglioramento delle strategie turistiche e promozionali, sono emersi durante il panel “Glocal Ambiente: la centralità dei territori si presenta a Expo”, in cui si sono confrontati Vittorio Alessandro, Presidente del Parco Nazionale delle Cinque Terre e membro di Europarc, Massimo Caleo, Senatore della Repubblica e Gianpiero Sammuri, Presidente di Federparchi.

parchi italianiSecondo Vittorio Alessandro “le comunità locali costituiscono un patrimonio globale, mondiale e si sente il bisogno di raccontare e far sapere anche all’esterno non solo quanto è stato fatto, ma anche quanto ancora c’è da fare”. Inoltre fra i “turismi” è importante scegliere  la giusta opzione, ossia quella del “turismo responsabile, consapevole”, quella che punta alla qualità e non alla quantità”.

“Ecco perchè il parco delle Cinque Terre – prosegue prosegue il Presidente – ha adottato una carta del turismo sostenibile e un marchio di qualità ambientale per le strutture ricettive. Bisogna inoltre diversificare e indirizzare le attività di promozione senza prescindere dalle politiche del Parco Nazionale e della sua Comunità, e occorre qualificare l’accoglienza già alla Spezia, dove arrivano le navi da crociera e da dove partono i treni e i battelli. È necessario, insomma, fare sistema turistico, per usare un’espressione un po’ abusata”.

parchi italiani Gianpiero SammuriA sottolineare l’importanza della comunicazione è Gianpiero Sammuri, secondo cui in Italia siamo più bravi a fare che a comunicare. “Nonostante siamo primi al mondo per patrimonio storico e culturale, e anche primi fra i Paesi europei per biodiversità, non sempre riusciamo a raccontare i nostri primati”. E qui entrano in gioco le figure dei professionisti della comunicazione, non ancora e non abbastanza riconosciute, unitamente alle politiche e agli investimenti nella promozione e nel marketing turistico. L’economia turistica, sempre secondo Sammuri, ci insegna che a parità di spesa sul territorio, e quindi di indotto, è meglio avere una quantità minore di turisti, perchè ciò consente di abbassarne l’impatto ambientale.

Massimo Caleo parchi italiani Il Senatore Massimo Caleo ha avvallato questo ragionamento sostenendo che se i parchi si impegnano in una comunicazione efficace e mettono in cantiere iniziative originali, possono aumentare il PIL del Paese. Il Senatore ha inoltre citato la Legge quadro sulle aree protette, la Legge 394/91, difendendone le ultime modifiche per renderla più attuale e al passo con i tempi.

Andrea Ferraretto parchi italianiIn conclusione, oltre ad ambiente e comunicazione, è emersa durante gli incontri, un’altra, importante parola chiave per descrivere e raccontare il Paese che vorremmo: Resilienza. L’ha pronunciata Andrea Ferraretto, blogger de La Stampa e relatore al festival, secondo cui è una “parola affascinante, dalle mille sfaccettature, (….) che significa adattarsi senza spezzarsi, immaginando un modo nuovo di governare, progettare e realizzare lo spazio. Significa fare innovazione sociale dal basso, cambiando visuale e approccio nel rapporto tra cittadini e ambiente”.

IL TURISMO SOSTENIBILE

Secondo la definizione del World Tourism Organization si definisce Turismo Sostenibile “lo sviluppo turistico che soddisfa le esigenze attuali dei turisti e delle regioni d’accoglienza, tutelando nel contempo e migliorando le prospettive per il futuro […]”.