Angoli nascosti dell’Appennino ligure piemontese: la Val Borbera

Tra le aree interne del basso Piemonte merita una visita la bella Val Borbera, un ventaglio di piccoli borghi che si apre all’improvviso dopo un canyon chiamato “le strette”


Di Loredana Barison

Curve dolci, tornanti decisi, salite e discese. Ad ogni angolo la Val Borbera, in Provincia di Alessandria e a solo un’ora di autostrada da Genova, riserva sorprese sempre nuove. Una Vallata ideale per una vacanza, una gita, un fine settimana con la famiglia o all’insegna dello sport per i tanti amanti della bici e del trekking.

Santa-Maria-paesaggio-val Borbera
Il nostro itinerario alla scoperta di angoli e scorci della Val Borbera che offre molti e diversi itinerari, parte da Vignole Borbera, “porta della Valle”. Da qui si supera Borghetto di Borbera e si attraversa l’incantevole scenario delle “Strette”, uno dei canyon più suggestivi del nord Italia, con piccole oasi e “spiaggette” lungo il torrente Borbera, sempre generoso di acque fresche e cristalline. Si prosegue lungo la provinciale 140 oltrepassando Cantalupo Ligure e si arriva in prossimità dell’abitato di Albera Ligure, dove inizia la Valle dell’Albirola. Poco prima del ponte di ferro, sulla sinistra, si imbocca una piccola strada asfaltata verso le frazioni Santa Maria – Vendersi. Percorrendola si arriva in un borgo suggestivo con case in pietra e un antico mulino ad acqua: è Molino di Santamaria.

Per visitarlo sono sufficienti pochi passi su un acciottolato in “ciappe”, ed ecco di fronte a voi Mulino Maletto, che risale al 1600. Dopo pochi metri, risalendo fino al laghetto che alimenta il Mulino, si trova una graziosa area picnic.
Dopo poco si arriva al paesino di Santa Maria, un borgo amato dai suoi abitanti tanto da essere decorato e abbellito con fiori e piccole installazioni. Una passeggiatina all’interno del piccolo nucleo abitativo è d’obbligo, anche per poter ammirare all’estremità del paese un antico lavatoio e di fronte una bella chiesetta dedicata alla Madonna della Neve.

vendersi-cartello-420x420La tappa successiva in Val Borbera è Vendersi, dove il messaggio di benvenuto che accoglie il “viandante” è un angolo fiorito con la gioiosa scritta e c’è anche un arrivederci all’uscita dal paese. In mezzo a tutto questo tanti altri “momenti fioriti”, una sorta di museo a cielo aperto che fa rivivere la vita sociale e contadina della Valle, opera di Silvia e Ivana. Suggestivi anche i vicoli che s’inerpicano tra le case, mentre sul lato sinistro della strada si erge l’abbazia, affacciata su un paesaggio incantevole a memoria di un antico passato monastico. Purtroppo molti degli arredi e ornamenti sono stati trafugati da ladri senza scrupoli, ma l’atmosfera che vi si respira è magica.

Dopo pochi chilometri si giunge nel comprensorio comunale di Cantalupo Ligure e svoltando a destra al bivio, si arriva a Pallavicino, un paesino grazioso, con uno storico ristorante dove si mangia divinamente e una bella piscina incastonata fra le montagne.
Per completare questo mini excursus di una parte della Val Borbera, merita una visita il castello di Borgo Adorno edificato nel 1100 dagli Spinola che restò proprietà della nobile famiglia genovese sino all’inizio del 1500, quando passò agli Adorno.

Il castello fu lesionato nel XVII secolo a seguito di una frana e in parte ricostruito nella struttura tutt’ora esistente. Il palazzo è privato, ma, in alcuni periodi dell’anno è aperto al pubblico.